Pensare al solare termico come una soluzione alternativa rispetto al fotovoltaico vuol dire adottare un approccio sbagliato per una valutazione ottimale: cerchiamo di capire il perché.
Gli esperti di certificazioni energetiche a Udine, Friuli Ristrutturazioni ci dirà di più.
Se si è indecisi nella scelta tra un impianto fotovoltaico e un impianto solare termico da installare nella propria abitazione, è sempre consigliabile affidarsi a un professionista del settore per usufruire di un’analisi energetica accurata che permetta di capire qual è la tecnologia più in linea con le proprie necessità. Tuttavia, non è sempre detto che una soluzione sia per forza alternativa all’altra: si può anche considerare una installazione in parallelo.
Perché installare tutti e due gli impianti
Nel caso in cui si decida di ricorrere a un impianto solare termico insieme con il fotovoltaico, si ha la possibilità di incrementare il livello di efficienza del proprio investimento. Al tempo stesso, si riduce il periodo di ritorno della spesa, cioè quello che è noto come tempo di payback. Una decisione di questo tipo, pertanto, comporta una maggiore resa del capitale investito nel corso degli anni. In sostanza si spende di più all’inizio per l’acquisto e l’installazione, ma poi nel tempo si andrà a risparmiare, complice la longevità della tecnologia del solare termico.
Ogni caso va studiato a sé
Vale la pena di tener presente, comunque, che non ci sono soluzioni valide per qualsiasi tipo di abitazione, e ogni situazione va studiata singolarmente. Può succedere, per esempio, che un’analisi di naturale progettuale, impiantistica o architettonica porti a verificare l’impossibilità di installare un impianto fotovoltaico o solare termico sovradimensionato; in tale eventualità sarà indispensabile optare per una soluzione su misura. Comunque, per l’acquisto è possibile usufruire di incentivi statali.
Impianto fotovoltaico: quanta energia si può generare?
La quantità di energia elettrica che può essere generata da un impianto fotovoltaico è al massimo di 1.600 ore di funzionamento a potenza nominale piena. Per esempio, con un impianto di 3kWp è possibile arrivare in un anno a non più di 4.800 kWh di energia, che corrisponde più o meno a un consumo annuo di 1.200 euro di energia. Di conseguenza, ipotizzando un consumo pari a 1.500 euro, con un impianto fotovoltaico di questo genere non è possibile alimentare nel corso dell’anno la totalità delle utenze elettriche, e si avrà bisogno di un impianto di dimensioni maggiori. Il dimensionamento di un impianto fotovoltaico è correlato al fabbisogno energetico annuo, e cioè alla quantità di energia che si consuma nel corso di un anno, e non alla potenza che viene utilizzata dal contatore. In poche parole, un impianto fotovoltaico non consente un uso senza limiti di energia elettrica; al contrario, è prevista una soglia ben precisa, che corrisponde appunto al quantitativo di energia elettrica che può essere generato nel corso dell’anno dall’impianto.
Solare o fotovoltaico, allora?
Il fotovoltaico da solo non abbatte il costo della bolletta, ma in alcuni casi può perfino ridurre la resa di un investimento, per esempio se si decide di produrre anche acqua calda sanitaria: in tale circostanza è meglio il solare.