Come organizzare la cucina in modo ecosostenibile

Gli ambienti domestici assorbono risorse, la cucina è lo spazio dove si consuma la maggior quantità di energia prodotta; grazie ai numerosi punti luce, ai fuochi che vengono attivati più volte al giorno. Se i terminali non sono efficienti, possono diventare sorgenti di pericolo ma anche un fattore di spreco.
Una cucina dovrebbe essere ristrutturata spesso, più di altri ambienti della casa, sia per ragioni di sicurezza ma anche per organizzarla in modo eco sostenibile, contribuendo a generare un minor impatto ambientale possibile. La scelta di un operatore dell'energia elettrica pulita e passare a un'offerta gas vantaggiosa, diventa funzionale in tale ottica.

Come organizzare la cucina in modo eco sostenibile

La cucina per chi ha la fortuna di costruire un'abitazione ex novo, può essere realizzata secondo le proprie esigenze e le più moderne indicazioni e caratteristiche energetiche. Più complessa e frutto di studio, dev'essere l'adeguamento di uno spazio già esistente con la realizzazione di una cucina o di un cucinino il più funzionale possibile, sicuro e in grado di ottimizzare i costi e i consumi dovuti alla spesa energetica. Scegliere un operatore della luce e del gas non è semplicissimo visto la numerosa quantità di stimoli. Passare a un'offerta gas vantaggiosa è sogno di tutti, considerato che è uno degli indicatori in uscita che influenza di più la spesa di una famiglia. Comparare le promozioni in maniera manuale sarebbe un lavoro immane, ho trovato molto utile lo strumento di valutazione proposto al link: https://chetariffa.it/energia/gas. Si può confrontare e simulare il costo complessivo annuo in base alla metratura quadrata e al numero di abitanti. I due indicatori sono i più importanti elementi che influenzano l'entità del consumo complessivo annuo, se solo consideriamo che una persona che fa una doccia riscalda e consuma quasi 60 litri di acqua.

Quanto gas può consumare una famiglia all'anno

Secondo delle stime, ogni famiglia di quattro persone potrebbe consumare in un anno circa 800 metri cubi.
La stima è davvero generica, perché il consumo di una famiglia è soggetto a molte variabili, come il numero degli inquilini.
Il calcolo preciso dovrebbe prendere in considerazione molti aspetti come l'età degli abitanti di una casa, del tenore e della qualità della vita e anche della professione ad esempio.
Un raffronto dovrebbe prendere in carico indicatori oggettivi come il numero che nel nostro caso è 4.

Un altro elemento utili a una stima realistica, è sicuramente l'uso che facciamo del gas, se lo utilizziamo per l'acqua calda, per cuocere o per riscaldare gli ambienti. Non va trascurata la dimensione dell'abitazione, la qualità degli infissi, le mura, la copertura e pavimentazione.

Utilizzando il link riportato, abbiamo potuto effettuare una simulazione con 4 persone che abitano in una casa di 100 mt quadrati e che utilizzano il gas per riscaldare, per cuocere e per l'acqua calda; ottenendo come probabile consumo annuo 1.450 metri cubi circa in un anno.

Le tipologie di tariffe

Quando allacciamo il gas e firmiamo un contratto, dovremmo leggere ogni minimo dettaglio, anche quelli più piccoli e nascosti. Le tariffe non sono sempre le stesse e facilmente comparabili.

I piani tariffari più comuni sono due:

  • costo fisso e bloccato: offerta fissa per un periodo che va da un'anno a due e non è soggetto ad aumenti;
  • costo indicizzato: una specifica autorità del mercato analizza il prezzo medio base, l'offerta tiene conto di questo criterio si spesa stabilito all'ingrosso.

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