Tra i vari metodi di riscaldamento dell'ambiente, specialmente per quanto riguarda le abitazioni, il camino a legna è sicuramente uno dei più apprezzati. Di camini ne esistono di diverso tipo, ma il più famoso è quello a legna, che è composto da uno spazio per il focolare e da una canna fumaria. In questo particolare tipo di camino, l'intera struttura viene incassata nella parete, in maniera tale da garantire lo smaltimento dei fumi di scarico rilasciati dalla combustione della legna attraverso la canna fumaria.
Il motivo per cui il camino è così famoso dipende sia dal fatto che produce molto calore, sia dalla sua componente estetica, che regala all'abitazione nella quale è situato un aspetto molto più elegante. Tuttavia, anche se i motivi che spingono le persone a scegliere un camino a legna sono molti, questo metodo di riscaldamento presenta anche diversi difetti; i più rilevanti sono il costo di manutenzione ed alimentazione del camino e l'inquinamento legato al suo utilizzo. Per poter risolvere queste problematiche sono stati ideati dei modelli di camino alternativi, come quello a bioetanolo, che viene offerto da diverse aziende in Italia, tra cui MaisonFire. Per poter verificare le offerte di quest'azienda bisogna recarsi al link che riguarda i loro modelli di camino a bioetanolo.
Come funziona un camino a bioetanolo
L'aspetto fondamentale che distingue un camino tradizionale da uno a bioetanolo è il combustibile utilizzato per la sua alimentazione. Nel caso del camino tradizionale, il combustibile principale è la legna da ardere, mentre in quello a bioetanolo viene utilizzato il suddetto composto chimico formato da derivati ecologici. Di conseguenza tutti gli aspetti correlati all'utilizzo della legna da ardere nel camino vengono sostituiti dall'impiego di questo nuovo combustibile, che non produce fumi di scarto tossici. Proprio grazie a questa peculiarità principale, il camino a bioetanolo può essere installato in qualsiasi punto della casa, senza la necessità di integrare il camino con una canna fumaria.
L'unica accortezza riguardo la combustione del bioetanolo riguarda il mantenere aperte le finestre durante il uso utilizzo, siccome il processo di alimentazione del camino consuma comunque ossigeno, che deve essere reintegrato mantenendo l'ambiente ben arieggiato. Un altro fattore che rende il camino a bioetanolo un ottimo sostituto di quello tradizionale riguarda il taglio delle spese. Prima di tutto, la legna da ardere è molto più costosa del bioetanolo (fattore che dipende anche dalla zona di residenza). Oltre al costo ristretto del combustibile in questione bisogna considerare anche le spese di manutenzione, che sono molto più limitate rispetto ad un camino tradizionale. Quest'ultimo, infatti, necessita di interventi di edificazione che prevedono veri e propri cambiamenti architettonici nello spazio dell'abitazione in cui viene collocato. Il camino a bioetanolo, invece, necessita solo di uno spazio in cui poter bruciare il combustibile. In questo modo tutti i costi che riguardano la costruzione del camino e la sua manutenzione possono essere limitati in maniera rilevante.
I tipi di camino a bioetanolo
Data la libertà con cui può essere costruito un camino del genere (siccome non ha bisogno di alcuna canna fumaria), ne sono stati ideati molti modelli diversi. I più apprezzati dal pubblico sono quelli incassati nelle pareti, in maniera simile rispetto ad un camino tradizionale, e i cosiddetti camini da terra. Nel primo caso si parla di camini molto simili a quelli a legna, ma che non presentano alcuna canna fumaria e possono avere molti tipi di design. Nel secondo, invece, i camini vengono ideati come fossero dei tavolini veri e propri, il cui centro può essere utilizzato per la combustione del bioetanolo. Si tratta di un tipo di camino molto all'avanguardia, che può rappresentare la scelta perfetta nelle case con un design particolarmente moderno.